UN PICCOLO SUNTO SULLA SUA STORIA
La "barriera di protezione antifascista", meglio conosciuta come muro di Berlino, fu eretta il 13 agosto del 1961. Essa era alta 3 metri e lunga 155 km e divise in due la città per all'incirca 28 anni, cioè sino al 9 novembre del 1989, giorno in cui venne scavalcato, smantellato e quasi eliminato; dopo varie settimane di disordine pubblico. Il muro serviva per stabilire una sorta di linea di confine europea tra la zona d'influenza statunitense e quella sovietica, durante gli anni della famosa guerra fredda. Questa linea di separazione, venne eretta dal governo comunista della Germania Est e distrutta in seguito allo smantellamento da parte dell'Ungheria delle cortine di ferro. Il suo crollo permise la riunificazione della Germania, che si concluse formalmente quasi nell'anno successivo, però durante gli anni in cui il muro fungeva da barriera, vennero uccise oltre 130 persone mentre cercavano di scavalcarlo per rifugiarsi nella Berlino ovest.
LE CURIOSITA' CHE POCHI SANNO
1- Il muro dopo esser stato costruito, venne successivamente migliorato.
2-Durante i 28 anni di muro vi furono circa 5.000 tentativi si fuga verso Berlino ovest che ebbero successo, anche se 130 persone (come detto su) morirono. Però c'è chi stima che i morti, nello stesso periodo fossero non 130, ma tra i 192 ed i 239.
3- Le tecniche usate per la fuga:
gettarsi dalle finestre degli appartamenti locati vicino al confine,
gallerie,
uso di aerei ultra leggeri e mongolfiere,
tunnel scavati da cimiteri e sistemi fognari.
4-Nel giugno del 1962, per ridurre i tentativi di fuga, venne eretto un secondo muro che rendesse l'impresa alquanto complessa e fu nominato "striscia della morte", successivamente il muro originario fu abbattuto.
5- Nel 1965 si creò un nuovo muro composto da cemento armato e montanti di acciaio.
6-Nel 1975 venne costruito il quarto muro, composto da cemento armato rinforzato, altro 3,60 metri e composto di 45.000 sezioni separate alte 1,5 metri. Tale muro costò 16.155.000 marchi alla Germania est. Nello stesso anno vennero migliorante anche le difese di confine, aggiungendo: recinsioni, trincee anticarro, oltre 300 torri di guardia con cecchini armati, trenta bunker e una strada lunga 177 km illuminata per il pattugliamento.
7-Per i turisti vi era un solo varco di attraversamento, mentre per i berlinesi vi erano 13 punti (9 tra le due parti della città e 4 tra Berlino Ovest e la DDR).
8- Il muro divideva ben 192 strade, 32 linee tram, 11 metropolitane (di cui 3 sotterranea), 3 autostrade e numerosi laghi e fiumi.
9- Per abbattere il muro sono serviti: 13 bulldozer, 65 gru, 55 ruspe, 175 camion. Il suo abbattimento iniziò ufficialmente di 13 giugno del 1990 da 300 guardie e fu terminato da 600 soldati dell'esercito tedesco.
CONCLUSIONE A PIEDE LIBERO
Quel giorno del 1989 lo ricordo ancora, lo associo sempre ad una Lilli Gruber giovane e bella inviata, a tanta gente rovesciata per le strade, come un fiume in piena, pronta a rompere quella diga a suon di urla. Sul volto di quelle persone mi è parso di vedere rabbia repressa, stupore, gioia, paura e speranza. Ero solo una bimba e non potevo capire quanto fosse importante quel momento. Ora che sono grande, penso che per 28 anni intere famiglie abbiano vissuto un incubo, immagino la loro voglia di fuggire e il desiderio di sentirsi liberi, che andava oltre la paura di morire. Quel muro non ha diviso solo una città, ma ha separato dei figli dai propri genitore, dagli amanti, degli amici, dei conoscenti, dei fratelli, dei cugini...dietro a quel muro, alla voglio di scappare, alla sua caduta; ci sono fiumi di storie. Le storie delle povera gente, quella che ha sempre dovuto subire gli estremismi politici, perchè gli estremismi politici, che siano di destra o di sinistra portano sempre e solo dolore, morte, infelicità.
Domani 9 novembre, ricorrerà nuovamente l'anniversario della caduta del muro, ecco cosa siamo diventati tutti dopo 23 anni, essere umani manipolati nuovamente dalla polita, non c'è un muro che separa le cose, nessuno ci divide fisicamente; ma il mondo si è riempito di barriere immaginarie, come le nazioni, le città, i paesi. La nostra stessa Italia si è creata muri più alti e forti e mi chiedo se mai ci sarà un giorno ove festeggeremo la rottura di questa linea fittizia. La storia si ripete sempre, l'unico problema è che nessuno trae insegnamento dagli avvenimenti passati, ci si limita solo a parlarne e festeggiare anniversari che alla fine per molti non hanno nemmeno valore.
Le barrire fisiche alla fine si possono abbattere, basta unire le forze di tutti e credici; sono le barriere morali, idealistiche, intangibili quelle che non si abbatteranno mai se non si apre la mente.
Con questo post partecipo all'iniziativa del blog di Palmy Learning is experience denominato "Teacheble moments".
LE CURIOSITA' CHE POCHI SANNO
2-Durante i 28 anni di muro vi furono circa 5.000 tentativi si fuga verso Berlino ovest che ebbero successo, anche se 130 persone (come detto su) morirono. Però c'è chi stima che i morti, nello stesso periodo fossero non 130, ma tra i 192 ed i 239.
3- Le tecniche usate per la fuga:
gettarsi dalle finestre degli appartamenti locati vicino al confine,
gallerie,
uso di aerei ultra leggeri e mongolfiere,
tunnel scavati da cimiteri e sistemi fognari.

5- Nel 1965 si creò un nuovo muro composto da cemento armato e montanti di acciaio.
6-Nel 1975 venne costruito il quarto muro, composto da cemento armato rinforzato, altro 3,60 metri e composto di 45.000 sezioni separate alte 1,5 metri. Tale muro costò 16.155.000 marchi alla Germania est. Nello stesso anno vennero migliorante anche le difese di confine, aggiungendo: recinsioni, trincee anticarro, oltre 300 torri di guardia con cecchini armati, trenta bunker e una strada lunga 177 km illuminata per il pattugliamento.
7-Per i turisti vi era un solo varco di attraversamento, mentre per i berlinesi vi erano 13 punti (9 tra le due parti della città e 4 tra Berlino Ovest e la DDR).
8- Il muro divideva ben 192 strade, 32 linee tram, 11 metropolitane (di cui 3 sotterranea), 3 autostrade e numerosi laghi e fiumi.
9- Per abbattere il muro sono serviti: 13 bulldozer, 65 gru, 55 ruspe, 175 camion. Il suo abbattimento iniziò ufficialmente di 13 giugno del 1990 da 300 guardie e fu terminato da 600 soldati dell'esercito tedesco.
CONCLUSIONE A PIEDE LIBERO
Quel giorno del 1989 lo ricordo ancora, lo associo sempre ad una Lilli Gruber giovane e bella inviata, a tanta gente rovesciata per le strade, come un fiume in piena, pronta a rompere quella diga a suon di urla. Sul volto di quelle persone mi è parso di vedere rabbia repressa, stupore, gioia, paura e speranza. Ero solo una bimba e non potevo capire quanto fosse importante quel momento. Ora che sono grande, penso che per 28 anni intere famiglie abbiano vissuto un incubo, immagino la loro voglia di fuggire e il desiderio di sentirsi liberi, che andava oltre la paura di morire. Quel muro non ha diviso solo una città, ma ha separato dei figli dai propri genitore, dagli amanti, degli amici, dei conoscenti, dei fratelli, dei cugini...dietro a quel muro, alla voglio di scappare, alla sua caduta; ci sono fiumi di storie. Le storie delle povera gente, quella che ha sempre dovuto subire gli estremismi politici, perchè gli estremismi politici, che siano di destra o di sinistra portano sempre e solo dolore, morte, infelicità.
Domani 9 novembre, ricorrerà nuovamente l'anniversario della caduta del muro, ecco cosa siamo diventati tutti dopo 23 anni, essere umani manipolati nuovamente dalla polita, non c'è un muro che separa le cose, nessuno ci divide fisicamente; ma il mondo si è riempito di barriere immaginarie, come le nazioni, le città, i paesi. La nostra stessa Italia si è creata muri più alti e forti e mi chiedo se mai ci sarà un giorno ove festeggeremo la rottura di questa linea fittizia. La storia si ripete sempre, l'unico problema è che nessuno trae insegnamento dagli avvenimenti passati, ci si limita solo a parlarne e festeggiare anniversari che alla fine per molti non hanno nemmeno valore.
Le barrire fisiche alla fine si possono abbattere, basta unire le forze di tutti e credici; sono le barriere morali, idealistiche, intangibili quelle che non si abbatteranno mai se non si apre la mente.
