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Sin dai tempi più remoti gli essere umani hanno sentito l'esigenza di condividere alcuni attimi assieme, moneti che univano e uniscono la collettività dando ad ogni individuo la possibilità di divertirsi, conoscersi, compartecipare ad una passione comune. Certo, sin dall'antica roma, per sport si sono intese attività ludiche che non aveva nulla di giocoso, una tra tutte la famosa lotta dei gladiatori. Mi sono sempre chiesta che piacere macabro provassero i nostri antenati nel vedere due persone massacrarsi e soprattutto, mi sono sempre domandata come potesse tale lotta impari definirsi sport, gioco o quant'altro. Fortunatamente la civiltà si è evoluta e determinati "
sport" sono spariti dalla faccia della terra...ops!!! Chiedo venia!!! Crediamo siano spariti dalla faccia della terra ma in verità non è cosi e vi dico il perchè. La corrida cos'è? No, non ditemi che è solo una tauromachia o per alcuni una sorta di sport perchè è essenzialmente una tortura inflitta ai dei poveri tori. La gente sa perfettamente che al 90% il torero l'avrà vinta su di un animale di grossa taglia precedentemente stremato grazie all'ausilio dei famosi picadores, ma che soddisfazione si prova vedendolo?
Divertimento simile anche se altamente illegale è la lotta clandestina tra diverse animali resi feroci per mano dell'uomo, alcuni lo definisco sport, per me è solo schifo. E poi? Poi ci sono le "NOTTI MAGICHE INSEGUENDO UN GOAL SOTTO IL CIELO DI UN ESTATE ITALIANA". Durante i mondiali l'uomo, ma anche la donna, riscopre una perduta sportività, un amore per il pallone da mille e una notte, fatto di abbracci a gente sconosciuta per un goal che fa sognare, di amicizie nate al bar durante un urlo cacciato all'arbitro, di un cinque battuto a quello che, in giorni normali potrebbe essere il peggior nemico di sempre, per un cartellino rosso mostrato all'avversario. Lo sport unisce la gente, fa nascere amicizie, battere il cuore, regalare emozioni. Oppure? Beh!!!! Dovreste saperlo, noi italiani stiamo facendo passi da gigante per afferrare la coppa dello sportivo-demente. Si, perchè dopo esserci evoluti debellando le lotte da pollice in giù, abbiamo ben pensato di trasformare il calcio come sport supremo per gente che non sa cosa sia la sportività, lo sport e soprattutto quel famoso senso di condivisone e unione. Oggi, il gladiatore è tornato, si siede in posti che non sono posti, ove normalmente il comune mortale verrebbe bandito. Dirige e decide, una persona per mille personalità. Un leader che comanda la massa di pecore incapaci di ragionare con i propri neuroni. "UN SOLO GRIDO UN SOLO ALLARME (MILANO, ROMA, TORINO...) IN FIAMME". Eccolo il calcio del 2000, l'era degli evoluti, uno stadio sotto bombardamento consegnato nella mani degli ultrà e del loro capo, che fa il buono e il cattivo tempo. Ecco poi lo stato spettatore intimorito che lascia l'alzata di pollice nelle mani di chi allo stadio non dovrebbe nemmeno entrare. Questo è quello che succede quando lo sport diventa un pretesto per uccidere, per premere il grilletto, lanciare una bomba carta, scaraventare uno scooter giù dagli spalti. L'uomo si è evoluto? Mah!!! secondo me peggiora di giorno in giorno. Ogni volta che usa la scusa dello sport per ammazzare, per creare disordini, per distruggere qualcosa che appartiene alla comunità. I gladiatori combattevano per sopravvivere, la gente credeva di assistere a un gran bello spettacolo, pertanto "SHOW MUST GO ON"...
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Che tutto continui pur di non perdere denaro e far girare i soldi, che nulla abbia fine anche al prezzo di perderci la faccia in tutto il mondo. L'importante è nascondersi dietro al termine sport, proprio come quando per sport la gente va su internet è pratica cyberbullismo e con ferocia assassina denigra, calunnia e comincia un gioco al massacro del più debole. Quando con la scusa di un opinione divergente tenta di creare delle coalizioni ponendo al centro del Colosseo uno schiavo (povero mal capitato del momento) e un gladiatore (spesso troppo stupido per riuscire ad andare avanti nella battaglia), ma quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare ed i più deboli soccombono offrendo la propria vita. Tutto sembra un gioco, tutto viene buttato nel calderone dello
sport, anche se di sport non si tratta anche se non è un gioco ma una caccia. Allora a che gioco stiamo giocando? Se stiamo parlando di calcio credo che sia arrivato il momento di chiudere i cancelli perchè ci sono personaggi che si sentono sportivi senza sapere cosa sia lo sport. Si vabbé!!! non si può fare? ci sono troppi interessi da tutelare? Io direi che è finito il tempo dove si restava a guardare...pollice in giù, non possiamo più permettere di giocare.
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(immagine dal web) Clicca QUI e vai nel blog di Antonella (Il tempo ritrovato) se desideri leggere un articolo inerente a tale argomento: Il branco, allo stadio e altrove. |