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Tra te & me: I Medici la fiction

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Datemi un popolano qualunque e io, con pochi metri di drappo rosso, ne faccio un gentiluomo. (Cosimo De Medici)

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Dopo una piccola pausa torna la rubrica “Tra te & me”, ove -la sottoscritta e Antonella, del blog “Il tempo ritrovato”- attraverso un post mettiamo a confronto i pensieri e le opinioni di due generazioni sullo stesso tema. La discussione di oggi riguarda la fiction “I Medici” e quello riportato qui sotto è il mio punto di vista sulla serie. Se volete leggere le considerazioni di Antonella, clicca qui e recati nel suo blog.

I MEDICI TRA POLEMICHE E CRITICHE

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I Medici irrompono sulla scena cosi: mostrando Giovanni, loro antenato, nella sua vigna, pronto ad assaporare i frutti maturi di un anno di sforzi mentre una presenza misteriosa si accerta della sua morte. Un imprecisione storica che ha scatenato l’inferno e l’ira funesta dei critici in quanto, Giovanni de’ Bocci, non solo mori di vecchiaia ma passò a miglior vita in febbraio quando le viti non sono ancora cariche d’uva. Da qui in poi, per la critica, l’inizio della serie segna anche la sua fine ed a pochi minuti dalla sigla per la stampa “I Medici” vanno stroncati sul nascere. Storici, critici e anche opinionisti ci vanno giù pesante “i vestiti non sono quelli del 1400″, ” Cosimo e Lorenzo non hanno mai portato la barba”, “il modo di parlare dei protagonisti è improponibile”. Vi è poi, però, la fazione opposta: il pubblico sovrano, oltre 7 milioni e mezzo di spettatori con uno share pari a 29,9% che lascia esterrefatti anche i protagonisti della serie kolossal presentata da Rai 1. Per il pubblico, quindi, “I Medici”  valgono: intrigano, appassionano, incuriosiscono; in poche parole piacciono. Dopo aver visto le prime puntate, a differenza della critica e come comune spettatrice, ho preferito andaimedici-2re avanti per capire cosa può offrire questo tanto atteso period drama internazionale. Per prima cosa, a mio avviso, regala di più rispetto alle altre serie tv nostrane partendo delle riprese di qualità superiore, passando alla fotografia paragonabile ai film hollywoodiani sino ad arrivare al montaggio del prodotto finale decisamente da collocare al di sopra delle produzioni made in Italy che, nonostante piacciano, lasciano molto desiderare sotto questi punti di vista. Degna di nota è anche la struttura della narrazione fatta di flash back che tengono alta l’attenzione non facendo mai cadere l’interesse. Un’altra nota positiva è identificabile nalla rosa di attori superlativi che alzano decisamente il livello del prodotto finale. Importante è anche la  regia di tutto rispetto, nomi che sul grande schermo hanno sicuramente lasciato il segno. Nonostante tutto questo, però, la fiction non va nemmeno paragonata, come hanno fatto in tanti, a quelle HBO. Infatti, in questo caso il confronto, almeno a mio avviso, non dovrebbe sussistere visto e considerato che il target di una HBO è sicuramente di un altro livello. Le HBO come molti sanno sono serie che non vengono sottoposta e censura, che possono osare a livello di narrativa, linguaggio e violenza e che non hanno legami con la pubblicità occulta. Elementi che, a prescindere dal salto di qualità della serie, ancora non esistono nelle produzioni di questo stivale anche se da sempre fanno appassionare lo spettatore creando quella fedeltà continuativa che lega alle storie raccontate oltre oceano anche per oltre 13 stagioni consecutive. Detto questo penso che non sia da prender sottogamba la cooperazione anglo-italiana, unita alla p1282518roduzione internazionale creata da Frank Spotnitx e Nicholas Meyer e diretta da Sergio Mimica-Gezzan. Difatti, se dovessimo bandire tutte le serie che hanno delle imprecisioni sono sicura che non esisterebbero più le fiction, visto e considerato, che anche i più sofisticati e audaci medical drama sono ricchi di imprecisioni e le inaccuratezze storiche in un period drama si sa, sono la normalità. Per avvalorare la mia tesi basta analizziare, per esempio, “I Tudors” serie seguita da milioni di telespettatori, vuoi per il sex-appeal di Jonathan Rhys-Meyers, vuoi per il periodo storico, aggiungere, vuoi grazie alle imprecisioni che rendono il prodotto finale avvincente e stuzzicante. Anche qui le tante differenze con la realtà e il romanzare impreciso la fanno da padrone, ma non per questo la serie non ha avuto un seguito e con esso altre stagioni seguitissime. Questo lomedici sa il pubblico e lo sanno ancora di più gli sceneggiatori che devono arricchire la trama per donarle quel patos e quel tanto d’intrigo che non guasta bensì serve a creare quella sottile differenza tra fiction e documentario. Pertanto, per una volta, proporrei agli opinionisti di tenersi le loro opinioni e di mettere da parte i cliché, le vedute ristrette e l’area da intellettuali e godersi una seria che alza di tanto i livelli italiani anche se non raggiunge ancora gli standard americani delle HBO. Infondo il bello del guardare la tv e la differenza con il leggere è data proprio delle immagini, dalle riprese e dal cast e questa volta, proprio nel cast, figurano attori di rilievo come : Dustin Hoffman, Guido Caprino, Alessandro Sperduti, Lex Shrapnel, Frances Barber, Alessandro Preziosi, Sarah Felberbaum e Brian Cox, è la differenza si nota. Infine chi conosce la storia dei Medici conosce anche la loro grandezza, sa che Firenze deve la sua bellezza e l’immenso patrimonio artistico e culturale proprio a questa grande famiglia e le inesattezze della trama che, in questa prima serie ci narra, ispirandosi liberamente ai fatti storici e romanzando alcune situazioni, quello che è l’ambiente Fiorentino nel XV secolo ponendo in risalto l’amore della famigliariccardi Medici nei confronti della loro città, non cambia di certo il loro valore.

I PERSONAGGI DI RILIEVO

Al primo posto non si può non annoverare il protagonista: Cosimo de’ Medici che, in questa prima parte, è il personaggio di spicco ed offre un immagine positiva di se. Dopo la morte del padre l’uomo inizia ad occuparsi degli affari di famiglia sino ad essere eletto, nel 1434, gonfaloniere della città di Firenze, andando a costituire cosi una signoria de facto. Richard Madden, già conosciuto dal grande pubblico italiano grazie al film “Game of Thrones”, raccoglie l’eredità del padre mettendo da parte il suo amore per gli studi umanistici e portando la Banca di famiglia (il Banco Mediceo) all’apice. Nel 1416 sposa Contessina de Bardi, interpretata da Annabel Scholey, la quale rappresenta una donna forte, caparbia, intelligente, acuta e persino emancipata . Un ruolo che non solo da rilievo alla sua interprete ma che offre tanto alla fiction donando un immagine positiva. In questo modo la figura del pater familias di Cosimo, talmente grande e potente da estendersi anche al di là del proprio nucleo, viene affiancata da una metà della mela che nella seconda puntata ha mostrato risvolti particolari e sfumature quasi antagonistiche.Dimostrando, ancora una volta, che dietro un grande uomo vi è sempre una grande donna. Altro personaggio di spicco è Giovanni, padre di Cosimo e Lorenzo intrepretato dal grande Dustin Hoffman. Nato nel 1360 cambia le sorti della sua città attraverso i suoi discendenti. Duro, severo e spregiudicato obbliga il figlio a sposare Contessina allontanandolo dal suo vero grande amore. Nello sceneggiato, inoltre, la sua sete di potere e la miccia che scatena il rancore dell’antagonista appartente alla famiglia degli Albizzi. Lorezo alias Stuard Martin, nella realtà era molto legato al fratello e, dopo la sua carcerazione, convinse Sforza a radunare un esercito al fine di liberarlo. Nella fiction questa figura ha qualche ombra oscura che però non è ancora stata rivelata del tutto. Pietro, detto il “Gottoso”, nella serie Alessandro Sperduti, è il figlio di Cosimo e Contessina. Amante degli studi umanistici come il padre, assieme al medesimo, viene bandito per 10 anni dalla città. Pietro sarà il sucessore di Cosimo e grazie a suo figlio Lorenso detto “il magnifico”, la famiglia scriverà un altro gran bel pezzo di storia. 

med-600x330LA VERGOGNA DEGLI EREDI

Non tutti sanno che alla fine della prima puntata l’erede della famiglia: Ottaviano de ‘Medici ha esordito con questo tweet «Ho appena terminato la visione in replay della trasmissione purtroppo intitolata ‘I Medici’. E’ un film allucinante e violento che crea immediatamente in me fin dalle primissime battute un senso di vergogna e di profondo disagio nei confronti del pubblico dei telespettatori che lo hanno visto e che pertanto assoceranno da ora in poi la immagine della famiglia Medici a quella di una famiglia di mafiosi usurai e assassini i quali, con spregio, intrighi, corruzione e spargimento di sangue, hanno indegnamente conquistato il potere pubblico a partire dal 15° secolo e lo hanno poi gestito senza scrupoli al solo di scopo di arricchirsi ulteriormente». Beh!! Abbiamo iniziato con una polemica e direi che concludere il tutto con un’altra bella storiella ci stà. In tutta sincerità penso che non serva provare vergogna per la fiction in quanto chi conosce un po’ la storia sa anche che Cosimo offriva protezione e avanzamenti di carriera ai suoi conoscenti in cambio di una contropartita: ottenere quello che era nel suo interesse. Una pratica diffusa ieri quanto oggi da una gran parte degli abitanti dello stivale, e non solo per questioni politiche ed economiche. Ciò non toglie che la sua famiglia è stata grande e potente, ha dato tanto a Firenze, alla Toscana ed all’Italia. Inoltre, adesso, grazie a Rai 1 tutti gli italiani apprenderanno, seppur con qualche imprecisione, quanto i Medici abbiano fatto storia. Ognuno di loro, a suo modo, ha dato qualcosa alla propria nazione e anche se il racconto a loro ispirato non segue, per filo e per segno la realtà, gli italiani li hanno comunque apprezzati incuriosendosi con affetto nei confronti delle loro vicende.  Quindi, ben venga un seguito e una seconda seria, anzi pare proprio che, il 20 ottobre, dopo i primi due episodi trasmessi, si sia annunciata la continuazione. A questo punto, alla luce delle polemiche superflue mi auguro che la prossima stagione non raccointi le gesta di Caterina perchè, in questo caso, l’indignazione della critica unita alla vergogna dell’ erede potrebbe portare ad un terremoto mediatico se in una delle puntate venisse alla luce l’amore della donna per le sculacciate. Infondo Caterina, al pari di Cosimo, ha fatto storia e chi se ne frega se a Varsalle adorava far spogliare le dame di corte per darle un colpetto sul sedere. Quello che conta è che abbia fatto conosce alla moglie del Re Sole i famosi macarons  mostrando a tutta Europa quanto da sempre noi italiani eccelliamo su tanti fronti.

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“Quant’è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
Del doman non v’è certezza.”

Lorenzo de’ Medici


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