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Le café de l'éclair (Cap 4- Edoardo e il potere afrodisiaco della vaniglia)

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Buongiornooooooo!!! Come ogni lunedì siete approdati nel blog giusto, quello della vostra amica virtuale Cholé, la donna che cucina, viaggia nel tempo, combina guai e vi racconta una marea di storie... La settimana scorsa vi ho lasciati con una domanda: volete che prosegui la storia e vi scriva del mio terzo incontro con Marie Antoniette o preferite scoprire come il mio aiutante sia approdato nelle mie cucine? Amici, non è che avete parlato con mia madre? Beh!!! Se non è stata lei a influenzare la vostra risposta devo dirvi che siete davvero dei gran ficca naso ahuahuahuahuhaua
Tranquilli, non mi dilungherò con giri panoramici ma andrò dritta al sodo.
(Maaoooooooooo = grande bugia)


EDOARDO E IL POTERE AFRODISIACO DELLA VANIGLIA
Il giorno dopo l'inaugurazione del mio café mi svegliai abbastanza presto, infilai la vestaglia, andai in cucina e mi preparai un tè alla vaniglia. Dopo una manciata di minuti aprii la porta, raggiunsi l'angolo relax del mio nuovo mondo, mi accomodai sulla chais longue e voltandomi vidi un giovane seduto su una delle mie bellissime sedie bianche in ferro battuto.
-Buongiorno Cholé!!! Credevo non arrivasi più!!!-
-Edoardo... avevamo un appuntamento?-
-No, nessun appuntamento. Sono semplicemente passato per assaporare una gustosa colazione-
-abiti nelle vicinanze?-
-no, a dire il vero abito in città-
-ah...e sei venuto in campagna per un caffè?-
-per un caffè e un pasticciotto al cioccolato...anzi, per il miglior pasticciotto al cioccolato della zona-
Imbarazzata mi alzai, andai in cucina, accesi la macchina del caffè, riscaldai due pasticciotti al cioccolato preparati la sera prima e versai il succo, di due grosse arance bionde, in un bicchiere trasparente.
-veloce ed efficiente, ma come puoi vedere ho già fatto- Alzò la tazza in porcellana bianca con disegno rosa antico per mostrarmela e la poggiò sul tavolo sorridendo.
-ma non volevi un caffè? il tè l'avevo anche sorseggiato. Se lo desideravi cosi tanto potevi dirmelo, ti avrei dato una tazza pulita-
-no, perchè?...cosi aveva un sapore decisamente migliore!!! e poi... come ti ho detto, sono venuto per il pasticciotto più che per il caffè... il tè alla vaniglia l'ho desiderato solo dopo aver visto la tazza tra le tue mani e sentito il suo profumo inebriante. In verità non bevo tè, non mi piace!! Questo però mi ha rapito i senti... aveva qualcosa di invitante e speciale-
Non so dirvi come e perchè, ma all'improvviso mi  ritrovai con il bagno delle donne allagato, Elena in preda ad un attacco di pianto e cinque persone da servire. Il discorso rimase a metà e dopo due ore di puro delirio lo scenario fu il seguente: il bagno delle donne colmo di donzelle grazie alla riparazione repentina di Edoardo, Elena che giocherellava tranquilla tra le sue braccia ed io intenta a sfornare dolci e servirli ai tavoli.
Alle tredici Edoardo si avvicinò e mi disse sottovoce, sfiorandomi l'orecchio con le labbra :
-devo andare, il lavoro mi chiama-
-ah, ma io...cioè tu...insomma scusami non volevo trattenerti. Se dovevi andare potevi dirmelo...-
-e tu? come avresti fatto? Comunque se sono rimasto è perchè lo volevo. Domani parto per un congresso, ci vediamo tra due giorni. Riesci a resiste 48 ore senza di me? - Edoardo strizzò l'occhio e andò via regalandomi un ultimo sorriso birichino mentre le mie guance si colorarono per l'imbarazzo.
-grazie!!!- risposi alzando timidamente il braccio per accennare un saluto.
-non ringraziarmi ma fatti trovare una tazza fumante di vaniglia, ok?-
Miei cari amici, questo è solo l'inizio della storia. Io lo sapevo!!! -.-' (grrrr) Come sempre è tutta colpa di Marie Antoinette, di lei e del maledetto vizio che mi ha fatto prendere...Vizio pericoloso, molto pericoloso!!!Il vizio della vaniglia. Dovete sapere che tempo fa, io e la mia amica, siamo riuscite a catapultarci nel 1520. In breve, con il tempo, abbiamo scoperto che se io cucino finisco tra le mura della sua reggia, se lei mangia un mio dolce arriva da me e se cuciniamo assieme riusciamo persino a viaggiare nel tempo. Ecco, non sto li a raccontarvi i particolari, vi basti sapere che all'incirca 6 anni fa ci siamo trasformate in due tlilxochitl che in azteco vuol dire "fiore nero". E sapete cos'è il fiore nero? Facile: la vaniglia! Croce e delizia della mia vita, afrodisiaco inebriante e combina guai. Per farla breve finimmo nella mani del sovrano azteco del Messico, il famigerato Montezuma, che a sua volata ci fece finire nello stomaco del conquistatore spagnolo Hernàan Cortes quando, in un pomeriggio soleggiato, ci offri sotto forma di bevanda durante una chiacchierata d'affari. Da quel giorno, io e Maria Antonietta, siamo fissate con la vaniglia: la beviamo, la mettiamo in ogni dolce e soprattutto  la usiamo come profumo. In verità la vaniglia divenne un'essenza profumata per saponi e prodotti di bellezza solo nel 1800, quindi lei la usa quando viene da me. Forse non lo sapete ma fu Guerlain ad utilizzarla, per la prima volta, nel 1889, nel  perfum  Jicky. Per quanto riguarda Cortes, ammaliato dall'odore di questo frutto lo portò, assieme al cacao, in Europa ,ove iniziò a circolare presso le corti diventando la bevanda più in auge mescolata alla cioccolata calda. Comunque, dopo questa avventura-disavventura mi sono informata anch'io, non potete nemmeno immaginare cos'ho scoperto... Tenetevi forte!! La vaniglia ha poteri afrodisiaci. Si, vabbè!!! Basta ridere lo so anch'io che questa è la scoperta dell'acqua calda!!! ahuahuaha Amici, siete sempre impazienti! La vera rivelazione è un'altra: alla vaniglia è attribuita una sindrome detta vanillismo dovuta alla manipolazione e ingestione di vaniglia non trattata che, oltre a produrre malesseri e dermatite, sembra stimolare un irrefrenabile pulsione sessuale. (Detto tra noi credo che il padre di Elena si sia  innamorato "infatuato" di me proprio per colpa della vaniglia). Pensate la pianta della vaniglia è un 'orchidea, l'unica fra le oltre 20.000 varietà di orchidee, che riesce a produrre qualcosa di commestibile.  Essa è una pianta rampicante, per questo ha bisogno di qualche albero tutore che lo sostenga e lo tenga all'ombra. In breve succede questo: alcuni uomini sono alberi tutori ed io, essendo contaminata dalla vaniglia, senza rendermene conto riesco ad arrampicarmi su di loro conquistandoli con la magia che sprigiona il profumo che, da  all'incirca 6 anni, mi avvolge. Dovete sapere che i fiori della vaniglia sono cerosi e hanno un colore giallo-verdastro, crescono a grappoli e si schiudono soltanto una volta l'anno per alcune ore. Quando questo accade gli indios totonachi , con molta calma e delicatezza, impollinano alcuni fiori per non indebolire la pianta. Purtroppo allo stesso modo il papà di Elena rapì il mio cuore, ma non uso di certo il buon senso degli indios. Questi uomini d'oltre oceano sono premurosi nei confronti delle loro creature e superati i sei-nove mesi raccolgono i baccelli  di vaniglia a mano, prima della piena maturazione. Come vi avevo già accennato, quando il mio baccello profumato era pronto e quasi maturo il mio albero tutore era già scappato da un pezzo. Vedete, sono maledetta e sotto incantesimo della vaniglia afrodisiaca, ne ho le prove, una è mia figlia con suo padre e l'altra è Edoardo. Aiutatemi, vi prego!!! Io amo la vaniglia, non riesco a farne a meno, non dovrebbe essere una cosa tanto brutta però ho paura visto che (come affermava anche il farmacologo francese Barbier "..è un potente afrodisiaco perchè fa partecipare il sistema genitale all'eccitazione generale..."), il suo mettere in fibrillazione l'essere umano fa desiderare cose che in realtà non vorremo e avvicinare persone che, una volta spezzato l'incantesimo, scapperebbero via. Bene!!! In un solo post sono riuscita a parlarvi della mia fissa per la vaniglia e dei sui poteri, del mio aiutante e dei miei deliri. Direi che  per oggi ho dato, non credere? Pertanto vi lascio e vi dò appuntamento a  lunedì per scoprire quello che è accaduto 48 ore dopo, quando Edoardo ha stravolto le nostre vite e conosciuto la delfina.
P.S. mi raccomando non correte a comprare chili di vaniglia!!! ;)
Baci Cholé

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