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Marò, dalla politica solo chiacchiere...

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" Abbiamo obbedito a degli ordini e siamo ancora qui. Abbiamo mantenuto una parola che ci era stato chiesto di mantenere e ancora oggi, con grande dignità e onore per il popolo italiano e
tutti i militari del mondo la manteniamo"
E' vero che a volte le parole sono pietre. Il brutto 2 giugno appena passato non si ricorderà
per la faccia onnipresente e chissà di cosa compiaciuta do Napolitano, o per il tailleur fucsia semaforo
e i cinguettii della Boschi con un civettuolo Casini. Non per i " selfie " e i " batti il cinque " di
Renzi - Fonzie e neanche per quella fulminante foto che a molti sarà sfuggita, in cui Renzi, Pinotti e Grasso
cantano l'inno a gola spiegata, e la Boldrini tiene la bocca ostentatamente ma non sorprendentemente chiusa.
No, sarà la voce rabbiosa eppure incredula di Salvatore Girone l'evento da ricordare con dolore
e l'altra voce più pacata e ostinatamente dignitosa di Massimiliano Latorre. Saranno i loro respiri corti sotto 
la divisa bianca, le loro facce di bravi soldati italiani che nel giorno della festa della Repubblica
si domandano di quale Repubblica siano ancora fedeli servitori, quali forze armate sfilino ostentando
 a Roma orgoglio non pervenuto a Delhi, su quali personaggi inetti volino le Frecce Tricolori. E alla
fine quale sorte sarà loro riservata da cotanta persistente cialtroneria.

Dovevano esserci i ministri della Difesa, Roberta Pinotti,e degli Esteri, Federica Mogherini,
all'audizione del 2 giugno alla Camera davanti alle Commissioni Esteri e Difesa. Cortesia, per carità,
non obbligo - soprattutto se a due persone oneste e sofferenti non sai cosa rispondere. Ma la loro
presenza era stata annunciata in comunicati stampa per una settimana almeno, e alla luce di cotanta defezione si capisce perchè i parlamentari di Fratelli d'Italia si siano rifiutati di parteciparvi. Non è cattiveria ma è fuffa.
E quando Maurizio Gasparri dichiara che il Parlamento incalza il Governo sui marò, diciamo che esagera ruolo, peso e volontà del Parlamento. Tant'è vero che non una parola concreta, oltre a dichiarazioni di facciata, viene fuori sulla possibile ritorsione nella partecipazione italiana alle missioni internazionali.
Nè è uscita una sola critica sul pittoresco comitato messo su dal Mogherini, con a capo tanto di
esperto inglese, Daniel Bethlehem, uno che del diritto del mare semplicemente non sa niente  non essendosene mai occupato, comitato che, con calma - per carità, mica c'è fretta - dovrebbe decidere i modi
per un approccio di arbitrato internazionale. L'arbitrato preparato da Giulio Terzi che giace da un anno e più nei cassetti di Farnesina e Palazzo Chigi: si vede che i ragazzi di Renzi sono allergici alla polvere, o che il segretario alla Presidenza, Sandro Gozi, a lungo presidente dell'associazione Italia - India se l'è mangiato.
Se questo Governo, come quelli precedenti, produce solo chiacchiere, l'opposizione non è meglio.
Il suo leader, Silvio Berlusconi, non ha speso in più di due anni una sola parola personale per i due marò.
Ecco perchè due militari sono trattenuti in India dal 15 febbraio 2012 e il caso diplomatico tra Italia e India ancora non conosce soluzione. Eppure, come ha detto Girone, " l'immunità riguarda tutti i militari del mondo e un militare deve sapere di essere tutelato"; eppure " siamo innocenti e lo gridiamo a gran voce " e ancora 
" entrambi i paesi hanno firmato dei trattati ". Di quale losco partito trasversale degli affari i due fucilieri sono ostaggio? Arriverà un momento in cui tutta la storia sarà ricostruita?
Anche per questo un Gruppo di Cittadini organizzati in social forum, con Giulio  Terzi e Fernando Trementini, ha tenuto ieri una conferenza stampa per presentare un esposto alla Procura di Roma. Meglio tardi che mai, certamente trovare degli avvocati disponibili non sarà stato facile...
Così scrivono: chiediamo di individuare e perseguire coloro che, violando la Costituzione, hanno estradato
in un paese in cui vige la pena di morte i militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in violazione di vincolanti norme costituzionali. 
U n principio fondamentale della costituzione italiana a salvaguardia dei Diritti Umani,
nella fattispecie a quello della tutela della vita umana, e giustamente applicato perfino a tutela di cittadini stranieri presenti in Italia e accusati di terrorismo. Perchè allora tale fondamentale norma è stata disattesa e vilipesa nei confronti di due funzionari dello Stato in missione comandata, due militari in servizio per la difesa del territorio patrio qual è una nave battente bandiera nazionale, impegnati in una missione contro la pirateria nell'ambito di risoluzioni e di impegno internazionali?
Già perchè:  non vi sorge la curiosità di capire, per tacere dell'obbligatorietà dell'azione penale?
Serve per stanare i bugiardi di oggi.
( fonte: Maria Giovanna Maglie , Libero del 3 giugno 2014 )
( immagini dal web )
(Post realizzato da Antonella del blog "Il tempo ritrovato")

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