La storia del pane si perde all’alba dei tempi. In antichità, infatti, esisteva un miscuglio composto da acqua e chicchi di cereali che veniva consumato dai nostri antenati assieme alla carne. Gli egizi, grazie alla fertilità del loro terreno, furono i primi a cogliere i chicchi di grano e separali per ottenere una sorta di pane cotto su pietra dalle serve. Con il passare del tempo si migliorarono i metodi di cottura passando dalla pietra chiusa con una specie di campana, alla buca ove la pagnotta veniva cotto lentamente. In seguito arrivarono i primi forni in argilla, ma fu con la scoperta della lievitazione che gli egizi inventarono un nuovo forno, simile a quello attuale dove il fuoco era collocato in basso e il pane in alto. La leggenda più bella, inerente alla scoperta della lievitazione, narra di un errore effettuato da una serva durante l’impasto del pane. In base alle storie tramandate pare che la donna versò della birra sull’impasto e per paura di essere sgridata continuò a lavorarlo rendendolo decisamente più morbido e soffice rispetto al solito. I greci, invece, impastavano il pane con miele o il vino e nella preparazione del pane e della focaccia si aggiudicarono il podio grazie all’olio d’oliva e le spezie. Nel nostro stivale, i romani, solevano coltivare il farro e solo dopo aver conquistato la Grecia scoprirono il pane di frumento lievitato. Fu cosi che, a Roma, arrivarono i primi forni pubblici dove gli schiavi greci lavoravano per sfamare la popolazione. I romani utilizzavano due tipi di lievito: uno era fatto di miglio mescolato al vino dolce e lasciato fermentare per un anno, l’altro con crusca di frumento lasciato a macero per tre giorni nel vino dolce e poi fatto essiccare al sole. Nel medioevo il pane dei contadini era impastato con poca farina e molta crusca e spesso venivano adoperati cereali poco pregiati come il miglio. Oggi, nelle nostre tavole, il pane non manca mai e ogni regione può vantare un pane tipico della zona. Ogni nazione a sua volta è conosciuta anche per il proprio tipo di pane, per esempio, non si può non pensare alla Francia e associare ad essa la baguette. Infine, a causa delle intolleranze, il pane ha assunto sapori diversi diventando sperimentazione al fine di non far mancare, sulle tavole di tutto il mondo, uno dei cibi più buoni e semplici.
Oggi vi mostro dei panini senza glutine facili da preparare, gustosi e anche morbidi quanto basta. La ricetta l’ho trovata qui è devo dire che è ottima.
- 270 g acqua
- 1 cucchiaino di Zucchero
- 1 cucchiaino di sale
- 173 g di Farina Mix B
- 93 g di farina Farmo
- 84 g di farina Pandea
- Lievito di birra
- Con l'aiuto dell'impastatrice mescolare gli ingredienti. Lasciare lievitare l'impasto. Dividere l'impasto in tante piccole pagnotte e lasciar rilievitare. Cuocere 15 minuti a 250° C su pietra refrattaria poi abbassare la temperatura a 200° C facendo cuocere ancora per 30 minuti.
