Le piramidi del Louvre si accendono dando luce alla piazzola sovrastante, un cane randagio si ferma ad ammirare la sua città mentre la piccola stella sposata nuovamente il suo sguardo verso Champ de Mars ove i nostri bambini continuano la loro notte magica.
<<Caroline, la tua mamma è proprio furba! Che bella idea ha avuto, quasi quasi lo faccio anch’io. Si si, bisogna far tesoro delle cose che scopriamo dagli altri>> Afferma Boris sorridente.
<<Dalle mie parti i doni non vanno messi nelle scarpe ma nelle calze, ma non quelle nostre che sono piccoline>>. Spiega Michele 5 anni.
<<Si, ma le cose cambiano. Non siamo tutti uguali. Noi siamo diversi, Ludmilla è bionda con gli occhi chiari. Ines ha i capelli neri e la pelle olivastra. Guardate gli occhi di Akira, sono a mandorla. Io credo che come siamo diversi noi sono diverse anche i mondi nei quali viviamo>> Afet, una bambina Turca di 8 anni, guarda i suoi amici aspettando una risposa.
<<Si, è vero!!! Siamo diversi noi, le nostre città, le nostre strade, le cose nelle quali crediamo…ma…un po’ siamo anche simili…abbiamo delle cose simili e anche delle cose uguali!!!>> Liz prende la mano Tom e poi quella di Merita.
<<Si, abbiamo anche cose uguali pensa ai biscotti e anche a Topolino, piace anche a voi vero? Tipo mia sorella ama Masha e Orso, nelle vostre nazione lo trasmettano come cartone? oppure … il gelato!!!>> Rafika, sorride contenta e stringe anche lei la mano ai suoi compagni.
<<Certo!!! Il mio fratellino lo vede sempre. Si, siamo uguali e diversi ma è bello cosi. Io voglio scoprire un’altra storia, chi vuole raccontarla? >> Chiede Erik, un bambino norvegese dallo sguardo scintillante.
<<Se volete vi racconto la mia di storia!>> Yannis si alza e si posizione al centro della scena, tutti lo guardano attenti e curiosi pronti a scoprire una nuova tradizione e un’altra fiaba.
“ Yannis, Dimitri, siete pronti? Kalliopi vi starà già aspettando!”
“ Figuriamoci, le ragazze ci mettono sempre un’ora a prepararsi! Comunque ora andiamo, mamma, non ti preoccupare”
“ Non dimenticate gli strumenti, tamburello e triangolo! Cantate bene e ricordatevi di aggiungere una strofa con gli auguri ai padroni di casa e le lodi a tutti i componenti della famiglia! Così riceverete sicuramente frutta e dolci in quantità”
“ E magari se sono generosi ci daranno anche qualche soldino”
“ Sì, a volte lo fanno! Bè, mentre voi andate di casa in casa a cantare canzoni di Natale, sì insomma, la Calanda, io cuocerò il pane di Cristo. La tradizione vuole che si cuocia sempre la vigilia. Avrò il mio bel da fare a decorarlo: quest’anno voglio che venga veramente bellissimo.”
“ Ma non fai anche i dolcetti al miele e alle mandorle? Senza di loro non mi sembra nemmeno Natale!” Sospira Yannis.
“ Quanto sei goloso, comunque ne riceverai anche sta sera di dolci, quindi non lamentarti”
“ Mamma, tu credi che esistano veramente i Kallikantzaroi? Sai, quegli spiritelli che vivono sotto terra? “ chiede Dimitri.
“ Si so bene di che cosa parli. Una leggenda dice che appaiono soltanto una volta all’anno, durante il periodo natalizio. Durante tutto l’anno cercano di estirpare l’enorme albero che sorregge la Terra; ma quando sembra che ci siano quasi riusciti, ecco che nasce Cristo, l’albero ricresce e gli spiriti…tornano da dove sono venuti! No Dimitri, io non credo che succeda veramente, comunque da qualche parte della Grecia, pensano che non entrino in casa se sulla tavola abbondano i dolci di ogni tipo!”
“ Ecco vedi perché devi fare i dolcetti? Yannis ci crede ed ha paura di loro!”
“ Ma non è vero, figurati “ replica Yannis “ Comunque i dolci in tavola fanno sempre piacere, no? Andiamo a cantare, su! E’ la vigilia di Natale! “
La fiaba è finita, i bambini continuano a stringersi le manine quasi a volersi dare coraggio uno con l’altro…coraggio per cercare di cambiare questo mondo dei grandi che nel loro costoso ristorante continuano a parlare, parlare e, in fondo, a non dire niente. Solo ora, che i bambini si stanno chinando, ci rendiamo conto che davanti ad ognuno di loro è posato un foglio bianco e adesso vediamo le loro testoline, nere, bionde, castane, chine su quei fogli e i loro visini intenti mentre scrivono poche parole. Piccoli pensieri di pace. Quando finiscono di scrivere le loro manine tornano a stringersi e loro restano assorti ad osservare i fogli sulla leggera corte di neve che ricopre lo spiazzo. Improvvisamente un delicato refolo di vento soffia su di loro e porta via con sè i fogli che salgono in cielo come fossero farfalle luminose e raggiungono la stellina che sorride con dolcezza. In silenzio, anche questa notte i bambini si alzano e si avvicinano al grande albero dove brillano già molte candeline e ognuno di loro ne depone un’altra tra i rami…per ricordare chi non c’è più.
(Vittime attentato terroristico Francese) Giroud Mathieu, González Juan Alberto, Gonzalez Nohemi, Hoche Mathieu, Houd Djamila, Jaimez Michelli Gil, Jozic Milko, Elif Dogan Lausch Mauduit Cedric, Mosser Marie, Perez Manu, Prevost Francois, Prenat Caroline, Ribet Valentin, San Martin Patricia, Ricardo NunezSahbi Kheireddine, Salines LolaThome Eric, Valle Luis Felipe Zschoche, Christofe FoultierRomain DunayFrank PitiotFrederic Heminot (Vittime attentato terroristico aereo Russo) Yulia Buleiva, Kristina Krylova, Mikhail Krylov, Svetlana Krylov, Natalia Donilova, Aleksandra Chernova Alexander Alexandrov, Andrey Amosov, Viktor Anisinorov, Eugenia Vinigradiskaja, Armen Vishnyov, Anna Volshenkova, Yulia Volkova, Dimitri Firin, Alina Gaydamak, Elena Galonova,

Clicca qui per leggere la Fiaba Finlandese nel blog di Antonella (Il tempo ritrovato).
Dedico questo post a mio nonno Camillo. La sella che da oggi brilla più di tutte nel cielo sei tu e brilli cosi perchè sei unico. “Hasta la victoria siempre mi dulce abuelo”