Sulla collinetta situata nella zona nord di Parigi, esattamente sulla rive droite, il punto più alto del XVII arrondissement, vi è Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore centro della vita bohémienne della Belle époque. Nelle sue strade risuona “Comptine d’un autre été-L’après-midi” di Yann Tiersen, brano colonna sonora del “Il favoloso mondo di Amélie”. Le meravigliose note del pianoforte, come gocce di pioggia invisibili, cadono su ogni cosa portando serenità e un senso di pace. La stellina, dall’alto della sua postazione privilegiata, guarda soddisfatta i bambini riuniti attorno all’albero e ascolta felice i loro discorsi.
<<Secondo voi Babbo Natale esiste?>> Chiede Dimitri.
<<Le cose e le persone esistono se noi ci crediamo e vogliamo. Se io non voglio posso anche far finta che tu non esisti, anche se ci sei, parli e ti posso toccare>> Risponde Amélie.
<<Ha ragione lei! Babbo Natale è un po’ come il nostro Dio. Io credo che Gesù ci sia, lui crede che ci sia Allah, per lei esiste Buddha, per loro YHWH… Non possiamo vederli o toccarli ma se per noi esistono ci sono.>> Blake guarda tutti i bambini in cerca di consenso.
<<Siiiiiiiiiiiiiii…>> rispondono in coro.
<<Chissà perchè i grandi non hanno ancora capito questa cosa. Alla fine è molto semplice, no? Ognuno crede in quello che vuole…Comunque per me esistono tutti, esiste Babbo Natale, il mio, il suo, il tuo e anche i vostri vari Dii. Io li voglio rispettare come rispetto il mio>> Aggiunge Noah pieno di enfasi e gioia.
<<Bene! Se è così voglio essere io la prossima a raccontarvi una storia, una molto particolare perchè parla di Maria…voi non la conoscete, ma se vi va posso iniziare!>> Juanita non vede l’ora di condividere con gli altri bambini quella che è stata per lei una grande gioia e conquista in Messico.
Oggi sono cominciati i festeggiamenti di Natale, qui in Messico.
Juanita è molto emozionata, perché è stata scelta per interpretare Maria nella processione natalizia, la Posada, come la chiamano qui.
Maria è la mamma di Gesù, e insieme a Giuseppe è in viaggio verso Betlemme cercando un luogo dove fermarsi a riposare.
Juanita è contenta perché a impersonare Giuseppe ci sarà Miguel.
Lei e Miguel sono grandi amici, si conoscono da sempre e vanno anche a scuola insieme. La mamma fa indossare a Juanita il vestito di Maria, le sistema il velo sopra i capelli e le dice: “ Ecco, sei pronta. Stai benissimo! “ Anche lei è orgogliosa per quello che Juanita sta per fare: la Posada qui è un avvenimento molto importante! Insieme raggiungono il luogo da cui partirà il corteo. Miguel è già lì e corre a salutarla: “ Ciao Juanita, come stai?”
“ Brrr, ho una tremarella…ma poi mi passa, lo so! “
Il corteo parte quasi subito, con un sonoro accompagnamento di musica, canti e preghiere. Dietro ai bambini c’è preticamente tutto il paese!
Giuseppe e Maria vanno a chiedere “ posada “ cioè ospitalità, di casa in casa,recitando la loro parte come in una vera e propria rappresentazione.
Altri bambini impersonano gli abitanti delle case: alcuni rifiutano di far entrare i due viandanti, ma finalmente, nella terza casa, c’è qualcuno più generoso e la porta si apre per accogliere gli ospiti. Juanita e Miguel si guardano: la parte più difficile è fatta ed è andata benissimo!
Nella casa per prima cosa si prega tutti insieme, poi inizia la festa vera e propria e , a suon di musica, la famiglia offre a tutti da bere e da mangiare.
La mamma e il papà di Juanita si avvicinano ed abbracciano la loro piccola “ Maria “: “ Siete stati davvero bravi tutti e due! Ora vediamo se sarai così brava e fortunata da riuscire a rompere la “ pinata “
Ma questa è un’altra storia…
Anche la fiaba messicana raccontata da Juanita è terminata…i bambini si sorridono e chiacchierano tra loro: si divertono a scoprire in che cosa sono tutti uguali e in che cosa differiscono gli uni dagli altri, le loro vocette squillano come campanellini d’argento nella notte parigina, e ogni tanto i loro occhietti vivaci si alzano verso il cielo a cercare il sorriso di quella stellina che, nonostante ormai stia nevicando, si ostina a non voler sparire dietro le nubi ma resta lì a guardarli con amore… I fiocchi di neve volteggiano e si posano dolcemente su ogni cosa, anche sulle testoline dei bimbi che, ancora una volta, si alzano e posano le loro candeline sul grande albero che ormai è scintillante di luci…
(Vittime attentato terroristico Francese ) Vincent Detoc, Baptiste Chevreau, Anne Cornet – Guyomard, Pier – Yves Guyomard, Helene Muyal Leiris, Fabian Stech Lamia Mondeguer, Yannik Minvielle ,Thierry Hordouin, Raphael Hilz, RomainFeuillade Armelle Pumir Auticevic, Estelle Rouat, Renaud Le Gen, Hyacintha Kama, Victor Munoz Oliver Vernadal, Antoin Mary, Maud Serrault, Nathalie Jarden, Richard Rammant Lacramioara Pop, Bertrand Navarret (Vittime attentato terroristico Russia) Yulia Gerosina, Elena Rodina, Andrey Dobritsa, Svetlana Dudochkina, Galya Ivanyuk, Maria Ivleva, Alexandra Illarionova, Lyudmila Kim, Olga Kirillova, Alexey Klochov, Ekarerina Kozhamya Kova, Lyubov Kozlova, Marina Kondroskova, Yulia Kulicova, Vera Lapshina, Tatiana Mokievskaya,

Clicca qui per leggere la Fiaba Svedese pubblicata sul “Il tempo ritrovato” di Antonella.