In un atelier vi è sempre qualcosa da fare: cucire abiti meravigliosi, imbastire stoffe delicate e sontuose, impreziosire i sogni con strass e merletti. Dar vita ad un abito da mille e una notte non è un’impresa facile perchè non basta un’idea geniale, bensì serve trovare tutto l’occorrente affinché quello che si ha nella propria testa prenda forma nel modo giusto. E poi? Poi serve lo stato d’animo adatto composto da un mix di euforia ed entusiasmo, il cuore e la mente libera, le mani desiderose di creare. Ma perchè vi parlo di stoffe, sogni e pizzi? Beh! Facile! Perchè siete al “L’atelier du Fantastique” e qui tra spilli usati come segna libro delle storie che vi propongo, tra gli scampoli di tessuto che avvolgono i film recensiti, i fatterelli che escono sapientemente dal cassetto delle cerniere e dei bottoni, rovistando qua e là, appare un dolce, un cioccolatino, una pralina, una fetta di torta e pian piano la magia ha inizio.
Si, cucinare è come creare il vestito perfetto: serve l’armonia della forma, il matrimonio tra colori, pesi, consistenze, occorre precisione, amore e fantasia, affinché tutto sia “Fantastique”. Perchè il cibo deve colpire la vista proprio come un bel vestito, deliziare il palato come quando un abito calza a pennello, deve valorizzare e valorizzarsi e per farlo bisogna pensare, studiare, provare.
Certo, non sono un’esperta e nemmeno uno chef ma, nel mio piccolo, quando creo ci metto il cuore. Si, perchè in cucina come in sartoria e in tante altre cose, affinché il risultato sia speciale, serve amore.
Ed io, con amore, voglio sempre regalare un piccolo sogno a chi si siede alla mia tavola.
Per questo, tra le stoffe, le collane, le perle, le bozze, la passamaneria è apparsa lei: soffice come una nuvola, delicata e vaporosa come una gonna a ruota stile anni ’50, semplice ma con un tocco di colore e sapore (i frutti di bosco), profumata come i mandarini appena raccolti e che si scioglie in bocca regalando un esplosione di sapori.
- 60 gr di farina x dolci ( io nutrifree)
- 60 6r di amido di mais
- 1 bustina di lievito ( io decori)
- 30 gr di cacao amaro senza glutine (io perugina)
- 150 gr di zucchero semolato
- 65 ml d'olio di semi
- 90 ml di acqua tiepida
- 3 uova medie
- Un pizzico di sale
- 1 bicchiere di spremuta di mandarino
- Per decorare:
- 80 gr di cioccolato fondente
- 20 gr di panna da montare
- frutti di bosco q.b.
- 1 mandarino per decorare
- Separare albume e tuorlo. Montare a neve l'albume con un pizzico di sale. Lavorare il tuorlo con lo zucchero, aggiungere l'olio, la farina, il lievito. Versare il cacao nell'acqua tiepida e mescolare, aggiungere all'impasto e lavorare, versare il succo di mandarino. Incorporare, molto delicatamente, i tuorli montati a neve con movimenti concentrici dall'alto verso il basso. Foderare lo stampo con della carta da forno o spennellare con burro e farina se non avete lo stampo da chiffon cake. Infornare a 160°C per 50 minuti ( la cottura cambia in base al vostro forno e ventilazione ).
- Decorazione: Nel forno a microonde sciogliere il cioccolato fondente, riscaldare il latte e mescolarli assieme. Versare la ganache sul dolce e decorare con frutta fresca di stagione o come nel mio caso con mandarini e frutti di bosco.
Un atelier è un posto magico a prescindere da quello che produce, se poi è “fantastique” …Beh!!! forse forse qualche cosa di meraviglioso accade.